Caratteristiche della relazione d'aiuto tra insegnante e studente

Approfondimento tratto da Carl Rogers, “La Terapia centrata – sul – cliente”; capitolo quarto, pp 88-106 (1994).

La relazione d’aiuto serve a tutte quelle figure professionali che necessitano di far crescere/aiutare un soggetto. Essa è una relazione educativa e deve possedere alcune caratteristiche per essere efficace.

Congruenza & Trasparenza. Nella relazione tra terapeuta e cliente, così come in quella tra insegnante e alunno, la “crescita di una persona è facilitata quando il terapeuta è ciò che è […] ossia quando è autentico, senza maschere e quando riflette apertamente i sentimenti e le disposizioni che fluiscono in lui in quel momento”. Il terapeuta deve possedere la “congruenza”, ossia la capacità di comunicare e di vivere i propri sentimenti. Questa qualità è molto importante per un rapporto efficace. Secondo Rogers, bisognerebbe trasmettere anche quando si provano sentimenti negativi (es. noia, stanchezza, antipatia). Questi sentimenti negativi devono, però, essere trasmessi come propri del terapeuta, e non come conseguenza ad un atteggiamento del cliente. Un sinonimo di congruenza può essere “trasparenza”.

Empatia. Una profonda comprensione empatica del mondo privato e la comunicazione all’altro della sua comprensione è un’altra condizione vitale per creare un rapporto con l’altro. L’empatia è sentire internamente i valori l’altro come se fossero propri, senza però mai dimenticarsi del “come se”.

Considerazione positiva. Il terapeuta deve avere un atteggiamento caldo, positivo, comprensivo, ovvero il terapeuta dà valore alla persona così come un genitore fa con suo figlio; il terapeuta considera il cliente in maniera non possessiva, come una persona che ha le proprie potenzialità.

quando il cliente avverte, sia pure in misura minima, l’autenticità del terapeuta e l’accettazione empatica che il terapeuta prova nei suoi confronti, si verificheranno uno sviluppo della sua personalità ed una modificazione del suo comportamento

Per far in modo che il cliente abbia uno sviluppo costruttivo della sua personalità è necessario che egli colga e sperimenti una “certa atmosfera psicologica” nel rapporto con il terapeuta. Dall’altra parte, il terapeuta deve, come detto prima, porre al centro la dignità del cliente, avere un interessamento reale all’altro ed il desiderio di capire. Infatti, chi sostiene che “gli individui siano essenzialmente oggetti che debbono essere manipolati abilmente per il bene dello stato, o delle istituzioni educative” non ha gli atteggiamenti necessari per fare ciò.

Riassumendo:

- Il terapeuta è il fattore più significativo nella formazione del “clima” del rapporto, benché anche il cliente abbia qualche influenza sulla qualità del rapporto stesso.

- I clienti che mostrano un cambiamento più rapido nei loro atteggiamenti sono coloro che riescono a leggere e capire più velocemente la relazione con il terapeuta.

- I terapeuti con più esperienza riescono a creare un legame ed un clima più saturo di “condizioni preliminari” e riescono a comunicarle meglio rispetto a coloro che hanno meno esperienza.