Linee guida di preparazione fisica nella scherma: un approccio scientifico

Linee guida di preparazione fisica nella scherma: un approccio scientifico


1 - Scherma: caratteristiche delle spade e durata degli incontri

2 - Analisi del lavoro nelle competizioni di scherma: sciabola, spada, fioretto

3 - Caratteristiche fisiologiche, antropometriche e prestative dell’atleta di scherma (spada, fioretto, sciabola)

4 - Risposte fisiologiche e fatica neuromuscolare associate ad un incontro di scherma

5 - Biomeccanica e cinematica dei fondamentali della scherma: en garde, affondo, flèche

  1. 7 - Stretch-shortening cycle e pliometria nella scherma: progressione didattica


Prima di iniziare la trattazione sul condizionamento fisico si inseriscono i siti di maggior interesse per quanto riguarda gli infortuni nello schermidore. Questi dati servono per creare un programma che si funzionale sia per il potenziamento e l’injury “prevention” dei distretti più interessati.

Infortuni dello schermidore

I competitori nelle gare internazionali hanno un tasso di infortuni di 7,8 e 5,1 infortuni ogni 1000 ore di (maschi e femmine, rispettivamente).

La più grande ricerca a tema comprendente 78 mila schermidori negli U.S.A. mostra che i siti interessati e la tipologia di infortuni sono: stiramenti muscolari, legamentosi e tendinei del ginocchio, della coscia (in particolare il gruppo dei femorali), e caviglia (20%, 15% e 13% rispettivamente). Invece, nella parte superiore le parti più interessate sono la zona lombare (9%) e le dita (7%). Dato che la schiena si flette e ruota si spiega il motivo degli infortuni alla zona lombare (1).Si è assistito anche alla rottura del tendine del tibiale anteriore e del tendine d’Achille in competizione. Una causa estrinseca degli infortuni agli arti inferiori è la scarsa capacità di assorbire gli impatti delle calzature regolamenti e della pedana (2).

Infine, come sempre, è da notare che le donne hanno un tasso di incidenza di infortuni superiore rispetto agli uomini (36% vs 27%). Si pensa sempre per i fattori intrinseci biomeccanici ed anatomici (3).

Sono riportati casi anche di colpo di calore in ambiente umido e caldo.

Condizionamento dell’atleta di scherma

In generale, la scherma consiste di una serie di attacchi esplosivi, separati da movimenti a bassa intensità e di recupero. Il sistema energetico predominante è quello anaerobico (4). La componente attentiva e di reazione ad uno stimolo (agilità) è anch’essa predominante.

Obiettivi del condizionamento fisico:

Ø Potenza della catena cinetica inferiore;

Ø Esecuzione di cambi di direzione rapidi (antero-posteriore);

Ø Agilità e capacità di reazione in tempi minimi (arti inferiore e arti superiori);

Ø Attenzione e lettura della situazione;

Ø Capacità di ripetere azioni esplosive e massimali durante un breve periodo (resistenza alla potenza);

Ø Esercitazione della forza di reazione al suolo nel minor tempo possibil (GRF);

Analisi della prestazione e creazione di HIIT per la disciplina

Task analisi dei movimenti da potenziare

È di vitale importanza allenare i seguenti movimenti in quanto sono le azioni che generano la maggior potenza nell’affondo e nella flèche, ma anche l’assorbimento dell’impatto col terreno (6):

- estensione plantare del piede arretrato;

- estensione del ginocchio e dell’anca della gamba arretrata;

- abduzione della gamba arretrata

- eccentrica dei muscoli estensori della gamba avanzata;

Contrazioni eccentriche

La scherma ha una serie di contrazioni eccentriche, in particolare quando il piede avanzato deve ammortizzare/assorbire l’impatto in un affondo (7). Per questo, i programmi di condizionamento dovrebbero allenare la capacità eccentrica dei muscoli degli arti inferiori secondo una progressione strutturata. Alcuni esercizi potrebbero essere: eccentrica sovra massimale nello squat, discesa lenta nello stacco (mono-bipodalico), ma anche enfatizzare la componente di atterraggio nei salti dall’alto o delle alzate olimpiche o pliometriche.

Perché gli schermidori devono rimbalzare

Un continuo utilizzo di passi in rimbalzo nella posizione di scherma permette di attivare lo SSC con conseguente incremento della rapidità dei movimenti nei cambi di direzione (8). Per approfondire questo argomento seguire il seguente collegamento.

Bibliografia

1. KawaŁek K, Ogurkowska MB. A comparison of selected biomechanical parameters in speed-endurance athletes. Trends Sport Sci [Internet]. 2014;21(2):85–91. Available from: http://search.ebscohost.com/login.aspx?direct=true&db=s3h&AN=99585515&site=ehost-live

2. Sinclair J, Bottoms L, Taylor K, Greenhalgh A. Tibial shock measured during the fencing lunge: the influence of footwear. http://dx.doi.org/101080/147631412010491161 [Internet]. 2010 Jun [cited 2022 Aug 3];9(2):65–71. Available from: https://www.tandfonline.com/doi/abs/10.1080/14763141.2010.491161

3. Harmer PA. Incidence and characteristics of time-loss injuries in competitive fencing: A prospective, 5-year study of national competitions. Clin J Sport Med [Internet]. 2008 Mar [cited 2022 Aug 3];18(2):137–42. Available from: https://journals.lww.com/cjsportsmed/Fulltext/2008/03000/Incidence_and_Characteristics_of_Time_Loss.6.aspx

4. Turner A, Miller S, Stewart P, Cree J, Ingram R, Dimitriou L, et al. Strength and conditioning for fencing. Strength Cond J [Internet]. 2013 Feb [cited 2022 Aug 3];35(1):1–9. Available from: https://journals.lww.com/nsca-scj/Fulltext/2013/02000/Strength_and_Conditioning_for_Fencing.1.aspx

5. Roi GS, Bianchedi D. The Science of Fencing Implications for Performance and Injury Prevention. 2008;38(6):465–81.

6. Mx V. KINETIC ANALYSES OF TWO FENCING ATTACKS – LUNGE AND FLECHE Nathan Morris , Mark Farnsworth and D . G . E . Robertson School of Human Kinetics , University of Ottawa , Ottawa , Canada. 2011;11:343–6.

7. Turner A, James N, Dimitriou L, Greenhalgh A, Moody J, Fulcher D, et al. Determinants of olympic fencing performance and implications for strength and conditioning training. J Strength Cond Res [Internet]. 2014 Oct 1 [cited 2022 Aug 3];28(10):3001–11. Available from: https://journals.lww.com/nsca-jscr/Fulltext/2014/10000/Determinants_of_Olympic_Fencing_Performance_and.39.aspx

8. Tsolakis C, Kostaki E, Vagenas G. Anthropometric, flexibility, strength-power, and sport-specific correlates in elite fencing. Percept Mot Skills [Internet]. 2010 Jun [cited 2022 Aug 3];110(3 Pt 2):1015–28. Available from: https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/20865989/