Stima del massimale (1RM) giornaliero con il Velocity-Based training negli atleti

Stima del massimale (1RM) giornaliero con il Velocity-Based training negli atleti


INTRODUZIONE

Definizione. In un esercizio con sovraccarico il massimale (1 RM o “one repetition maximum”) è definito come il massimo peso sollevabile durante un’unica ripetizione, a parità di tecnica di esecuzione. Il massimale effettuato in esercizi con sovraccarichi si è mostrato altamente affidabile e valido se eseguito in diversi giorni su ogni sorta di popolazione (ICC medio = 0,97; CV medio 4,2% (53)). Ad esempio, l’1 RM nello squat libero rilevato in tre situazioni standardizzate (senza fatica accumulata) oscilla di 2,9 kg (CV = 2,1%, ICC = 0,99) (54), per cui ha senso il suo monitoraggio in un ambiente prestativo. Il problema è che la stima tramite prove dirette si esegue poche volte in una stagione di sport di squadra da contatto (ogni 2-3 macrocicli) e probabilmente ancor meno in uno sport collettivo intermittente “aerobico” in quanto ha innumerevoli limitazioni (fatica accumulata, impossibilità di svolgimento per dolori o infortuni cronici, motivazione, sicurezza di esecuzione, ecc.). Anche il metodo a cedimento con carichi indiretti (≥80% 1 RM) per stimare il massimale è valido e preciso, ma ha sempre molte delle conseguenze negative della metodologia diretta. Per cui, si può utilizzare la relazione carico-velocità (per un approfondimento riferirsi al Volume 1) per stimare indirettamente il massimale dell’esercizio in questione con l’obiettivo di monitorare l’andamento del binomio fitness-fatica mantenendo sempre l’atleta in una condizione di freschezza.