Rematore prono: relazione carico-potenza & cinematica del movimento

REMATORE PRONO: RELAZIONE POTENZA-CARICO & CINEMATICA DEL MOVIMENTO



Introduzione

Il rematore prono o tirata sotto è uno degli esercizi più utilizzati negli sport da imbarcazione come esercizio base per sviluppare la forza massimale nel movimento di tirata (pull), ma anche la resistenza lattacida durante serie ad esaurimento. Infatti, negli specialisti di canoa, kayak e canottaggio si effettuano anche serie da 50-100 ripetizioni di questo movimento con carichi molto leggeri.

Esecuzione

Per svolgerlo è necessario avere una panca orizzontale fissa. Il soggetto si sdraia prono, impugna il bilanciere sotto di essa e lo traziona contro il sottopanca. Questo movimento viene limitato dalla parte inferiore della panca, più essa è spessa e meno ROM articolare si ha. Solitamente è un movimento solo concentrico, in quanto parte da un punto morto come lo stacco da terra, ma si può anche utilizzare impiegando il riflesso da stiramento dopo la prima ripetizione.


Relazione potenza-carico (W-% RM)

Si mostra il profilo della potenza su carico in atleti d’élite di canottaggio con un massimale di 102,5±7kg ed in amatori sempre dello stesso sport (90,5±11kg 1 RM) (Expo et al., 2009).

(Expo et al., 2009).

Il profilo potenza-carico in una popolazione di 75 atleti di sport da imbarcazione e da combattimento (entrambi di livello nazionale) è mostrato nel seguente grafico. La potenza media massima è al 70% 1 RM, ma non è statisticamente differente nel range 50%-90% 1 RM. Considerando la potenza media propulsiva, essa è massima al 46% 1 RM, ma non è statisticamente differente rispetto il range 20%-65% 1 RM, mentre considerando la potenza di picco, essa è massimizzata al 41% 1 RM senza essere statisticamente differente nel range 20%-75% 1 RM (Sánchez-Medina et al., 2014).

Da notare come prendendo come riferimento differenti variabili di misurazione della potenza si ottengano differenti profili, anche divergenti tra di loro (Sánchez-Medina et al., 2014).

* = indica la potenza massima

APPLICAZIONE PRATICA DELLA CURVA CARICO-POTENZA

Una volta conosciuta la relazione potenza-carico relativo si è in grado di applicare questa nozione per prescrivere al meglio i carichi allenanti quando il proprio obiettivo è la potenza erogata. Si prenda come esempio lo sport di canottaggio. Si ipotizzi che durante la gara di 1000m si ha una potenza media di 400W ad ogni remata, che la potenza di picco a fine gara raggiunga i 600W (media degli ultimi 20 colpi), mentre la potenza di picco durante l’inizio massimale raggiunga 700W per 16 entrate in acqua. In base a questi dati si può utilizzare la relazione W-%RM prescrivendo, ad esempio:

I. Il carico che meglio simula la durata media della prova (nel nostro caso circa il 30±5% 1 RM)

II. Il carico che meglio simula la fine della gara (50±5% e 85±5% 1 RM)

III. Il carico che meglio simula l’inizio massimale della prova (65±5% 1 RM)

Da notare che nel caso II l’atleta, per una miglior simulazione della prova, dovrebbe arrivare stanco quando esegue quel carico in quanto tale potenza erogata si rileva alla fine della prova in condizioni di un accumulo di lattato elevato.

IV. Ogni altro protocollo che permetta di stimolare la potenza in ogni altro punto della reazione W-%RM

Inoltre, dal seguente grafico si può notare come sia il 58% sia l’85% 1RM hanno la stessa potenza, però il carico inferiore permette di lavorare maggiormente sulla resistenza, mentre il secondo sulla forza, quindi sono da usare per due scopi e contesti differenti.


CINEMATICA DEL MOVIMENTO

Dalla seguente immagine si confronta la cinematica del movimento durante una ripetizione massimale tra la panca piana (PP) e il rematore prono (RP). Si nota immediatamente che la PP ha lo sticking point (SP) che può durare fino al 60% della concentrica totale (la parte in cui si riduce la velocità all'interno del grafico, n.d.r), mentre non è presente nel RP. Anzi, nella corrispettiva fase della concentrica in cui la panca piana ha lo SP, il rematore prono ha il picco di velocità. Ciò è dovuto alla differente posizione dei segmenti corporei e vantaggi di leva articolari. Inoltre, a fine concentrica, la panca piana può avere la fase di frenata (breaking phase), in particolare a carichi molto leggeri, che riduce la potenza erogata e rende le ripetizioni differenti tra di loro, mentre il RP sbatte contro il sottopanca, di conseguenza non è necessario frenare e, quindi, le ripetizioni sono più simili (meno coefficiente di variazione tra le variabili inter-ripetizioni).

(Sánchez-Medina et al., 2014)